Attraverso la somministrazione di un questionario nelle scuole toscane e tramite canali digitali, è stata raccolta l’opinione degli studenti in età compresa tra 15 e 19 anni.
A un progetto come Toscana 2050, del resto, non poteva mancare il punto di vista di chi sarà adulto tra poche decine di anni.
Di questi, il segmento più robusto ha un atteggiamento positivo verso il futuro, anche se, rispetto all’indagine sulla popolazione generale, si riduce il saldo tra visione ottimistica e visione pessimistica, con una fetta più ampia di popolazione che esprime incertezza
Differenze abbastanza evidenti, tra popolazione generale e giovanissimi, si registrano anche nel mix di sensazioni che il futuro innesca: se la speranza è quella prevalente, questa è incalzata dall’incertezza, che supera nettamente il senso di opportunità (meno di un quinto di questo segmento di popolazione).
È identificativo della fascia d’età sondata anche l’ordine i dati attinenti agli aspetti che, a giudizio della popolazione, subiranno maggiori cambiamenti rispetto ad oggi.
Non si registra, infatti, una prevalenza netta di una voce sulle altre: al primo posto si posiziona l’impiego delle risorse naturali, con una percentuale simile a quella della popolazione generale, con a seguire lavoro e salute, che, forse fisiologicamente, interessano meno una popolazione giovane e ancora impegnata nello studio
Il mix delle priorità alle quali dedicarsi in vista del 2050 lascia invece poco spazio a incertezze: l’ambiente è il tema più determinante, con un riscontro di 10 punti superiore al secondo, l’economia e le infrastrutture.
Gli intervistati appartengono alla “Generazione Greta”, una parte di popolazione che ha la consapevolezza di rischiare di risentire più intensamente del cambiamento climatico.
Una nettezza ancora maggiore si ritrova nelle risposte all’ultima domanda: secondo i ragazzi, la Toscana deve avere un assetto “più urbano”.
Alle città è assegnato un ruolo decisivo dalla stragrande maggioranza di questa fascia, con una differenza di oltre 20 punti percentuali rispetto alla popolazione generale.