Firenze – Vetture a guida autonoma che collegano autonomamente le diverse parti della Toscana senza traffico né inquinamento. Case intelligenti che assistono le persone e monitorano la salute in tempo reale. Medicine personalizzate, costruite sul DNA di ciascuno, in grado di anticipare la malattia. Una rete idrica che previene la siccità prima che colpisca.
In una società che cambia a velocità esponenziale e che vive una “rivoluzione industriale permanente”, questo è il mondo “possibile” che tra 25 anni potrebbe rappresentare la normalità. E la Toscana, in questo scenario in continuo mutamento, “ha tutte le carte in regola per diventare la Silicon Valley del benessere, un luogo dove innovazione tecnologica, salute, qualità della vita e sostenibilità si incontrano per generare un nuovo modello di sviluppo”. Un ecosistema all’avanguardia “in grado sia di attrarre competenze, investimenti e talenti da tutto il mondo, sia di rappresentare quel luogo del ‘buon vivere’ da scegliere nella seconda parte della vita di ciascuno di noi perché capace, sempre di più, di mettere al centro la persona e i suoi bisogni”.
Con queste parole, e queste suggestioni, il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo ha presentato oggi a Firenze, nell’evento che si è svolto al Teatro della Compagnia, il rapporto conclusivo del progetto “Toscana 2050”, l’iniziativa pionieristica a livello italiano che, dopo essere stata selezionata anche dal Dubai Future Forum come una tra le ‘best practice’ a livello mondiale proprio in tema di futuro, punta ad essere replicata sia a livello nazionale sia a livello europeo. Una visione a lungo termine, costruita insieme a cittadini, esperti, imprese, università e giovani, per immaginare e progettare una Toscana capace di rispondere alle grandi sfide globali – ambientali, sociali, tecnologiche – con soluzioni innovative e inclusive.
“Se il futuro è pieno di alternative, spetta a noi scegliere quelle più desiderabili e lavorare per costruirle materialmente – ha dichiarato Mazzeo. – Possiamo farlo aspettando, o possiamo farlo provando ad anticipare il progresso, a guidarlo, a dotarci dei mezzi per essere pronti ai cambiamenti che sicuramente arriveranno e che, in parte, fanno già parte della nostra vita quotidiana”. Uno scenario nel quale, ha proseguito il presidente, è possibile raggiungere un triplice obiettivo fissato dai modelli elaborati sulla base degli studi condotti da TEHA Group, ASviS e Irpet: ripopolare i borghi e le aree periferiche della regione, costruire nuovi posti di lavoro puntando soprattutto sulle nuove professioni, raggiungere l’indipendenza energetica a livello regionale fondandosi sulla sostenibilità ambientale con conseguenze positive anche per bollette e spesa delle famiglie.
“I trend relativi alla crisi demografica – ha detto ancora Mazzeo – evidenziano che nel 2050 potremmo avere una popolazione residente in Toscana tra 3,3 e 3,5 milioni di persone, un calo dovuto al progressivo spopolamento soprattutto delle aree più marginali. Il nostro compito è rovesciare il paradigma e fare sempre di più di quei luoghi, i nuovi centri della Toscana del benessere. Possiamo porci l’obiettivo realistico di avere almeno 60mila residenti in più nelle aree a rischio spopolamento e, parallelamente, creare circa 40.000 nuovi posti di lavoro sfruttando le potenzialità delle nuove tecnologie e la nascita di nuovi mestieri, soprattutto legati all’implementazione nei servizi alla persona dell’Intelligenza Artificiale”.
Ultimo, ma per certi aspetti ancora più importante, il tema della sostenibilità ambientale e del fabbisogno energetico, tema cruciale in un mondo attraversato da conflitti, congiunture economiche avverse – tra dazi e aumento del prezzo delle materie prime – e una crisi climatica senza precedenti. “Gli studi ci dicono che possiamo raggiungere l’indipendenza energetica regionale grazie al sempre maggior utilizzo delle fonti rinnovabili che, da sole, dovranno arrivare a soddisfare tra il 70 e l’85% dell’intero fabbisogno”. Numeri e prospettive che oggi possono sorprendere ma che, ha voluto nuovamente sottolineare il presidente, devono rappresentare “non solo il nostro futuro possibile, ma quello probabile perché più desiderabile”.
Sul palco, nel corso della mattinata, si sono alternati numerosi interventi. Dopo l’apertura dei lavori da parte di Antonella Mansi, coordinatrice insieme al professor Paolo Dario del comitato scientifico di 15 esperti coinvolti nel progetto, e l’intervento del presidente Mazzeo, i lavori si sono articolati in tre differenti panel.
Il primo panel, introdotto da Pio Parma di TEHA Group, è stato dedicato a “La società della longevità: lavoro, costi, opportunità e nuovi paradigmi di welfare” e ha visto protagonisti Emanuele Capobianco (Director of Global Health Security, GAVI – the Vaccine Alliance) e Alessandro Rosina (Ordinario di Demografia e Statistica sociale, Università Cattolica di Milano).
Il secondo panel, dedicato al tema “Disegnare e costruire una Toscana sostenibile” è invece stato introdotto dal professor Enrico Giovannini (Direttore Scientifico e Fondatore ASviS) che ha illustrato le linee principali del rapporto realizzato proprio da ASviS ed ha poi contato sui contributi di Donatella Cinelli Colombini (imprenditrice del vino, delegata delle donne del vino della Toscana e membro del Comitato Scientifico) e, in collegamento, di Stefano Boeri (architetto e urbanista), Maurizio Martina (Deputy directo General della FAO) e Massimo Mercati (Presidente e AD di Aboca).
Il terzo panel, infine, è stato centrato sul tema “Intelligenza artificiale, educazione e PMI: il futuro è adesso” e, sempre introdotto da Pio Parma, ha visto i contributi dell’altro coordinatore del comitato scientifico Paolo Dario, di Alessandro Aresu (Scrittore e consigliere scientifico di Limes), Ilaria Cinelli (PhD FAsMA, space expert and explorer) e Micaela Le Divelec Lemmi (Start up angel investor e advisory board).
A chiudere, infine, l’intervento di Cristina Pozzi (esperta di futuri, AI ed educazione) che, insieme al presidente Mazzeo, ha presentato e commentato la prima pagina di un giornale… uscito nel 2050.
“Il futuro accadrà – ha concluso Mazzeo – e noi dobbiamo affrontare con visione e coraggio le sfide del presente trasformandole in un’occasione per chi verrà dopo di noi. Il rapporto conclusivo che stamani viene presentato ci dice che il 50% di giovani toscani, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, si dice ottimista rispetto al tempo che attende la Toscana. In un tempo difficile come quello che stiamo vivendo è un patrimonio che non dobbiamo disperdere e che, anzi, deve rappresentare il nostro più grande investimento per costruire, insieme, un mondo migliore di quello in cui viviamo oggi”.
(in collaborazione con Comin&Partners)
QUI il comunicato con gli interventi di Antonella Mansi, Enrico Giovanni e Alessandro Rosina
Qui il comunicato “Nasce l’agenda 2050”
Qui una pagina di giornale del 2050
QUI il video “Il futuro visto dagli adulti di domani”
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